ArtReviews

Quando la terra prova a raggiungere il cielo

La mostra Tra l’Invisibile e l’Interiore al Museo Diocesano di Caltagirone

 

La mostra Tra il Visibile e l’Interiore si svolge negli spazi del museo diocesano di Caltagirone, dove le opere di Valeria Patrizi e Giulia Spernazza entrano in dialogo con la collezione sacra del museo. Un viaggio tra passato e presente reso possibile dalle due curatrici Marta Bandini e Elettra Bottazzi.

 

Il museo Diocesano di Caltagirone (CT) si presenta oggi come una fucina di progetti culturali e opportunità per chiunque decida di varcarne la soglia d’ingresso. Con un piccolo contributo è possibile intraprendere un percorso tra il sacro e l’immanente, tra passato e presente.

Nel cuore del museo, negli spazzi della Quadreria, è possibile assistere all’incontro della collezione sacra del Settecento e Ottocento con i lavori contemporanei di Valeria Patrizi e Giulia Spernazza. Da questo dialogo nasce la mostra Tra il Visibile e l’Interiore curata da Marta Bandini e Elettra Bottazzi con il contributo come coordinatore generale di Emanuele Tornabene di Caponero.

 

 

La mostra intende indagare la sfera delle relazioni attraverso il personale linguaggio di ciascun artista: nonostante le opere esposte appaiono visivamente dissimili, si coglie subito la comune ricerca del materico e quindi l’intenzione di sfruttare la potenzialità espressiva di materiali, in questo caso non convenzionali.

 

Vista della mostra con le opere delle artiste.

 

Le grandi tele di Valeria Patrizi si presentano dal primissimo sguardo come protagoniste assolute della parete; oltre alle imponenti dimensioni delle tele, ciò che colpisce sono la presenza delle grandi figure femminili apparentemente sospese, le quali grazie alla sapiente distribuzione di strati di acquerelli, bitume, caffè e thè si animano di un’inedita vitalità e sacralità.

 


L’essenzialità
caratterizza il processo artistico di Giulia Spernazza e lo si deduce dalla scelta di utilizzare il calcestruzzo bianco (materiale di costruzione delle abitazioni e concettualmente collegato all’idea di nucleo familiare) come mezzo attraverso il quale l’artista ferma i ricordi e le relazioni, che si celano dietro gli oggetti di uso quotidiano, dall’incessante flusso del tempo.

 

 

Come avete affrontato il dialogo tra la collezione permanente del museo e le opere delle due artiste?

M e E: Affrontare un tema come quello del legame nasce dalla volontà di riflettere su quanto abbiamo vissuto negli ultimi anni, di come sia cambiata la nostra percezione e consapevolezza dell’intimità e del valore del tempo. Questo ha dato modo alle artiste di affrontare un dialogo con sé stesse e tra loro nella realizzazione delle opere, nella cornice di un Museo che fa del dialogo e del rapporto con il suo pubblico una degli aspetti fondanti. Dialogare è prerogativa di ciò che chiamiamo legame, della nostra relazione con gli spazi che viviamo, con la natura, con le persone e con tutto ciò che ci circonda. Il Museo Diocesano di Caltagirone conserva una collezione antica e allo stesso tempo si apre all’arte contemporanea; un dialogo che ha permesso a noi curatrici e alle artiste di costruire una mostra le cui opere delicatamente entrano in contatto con la collezione preesistente della quadreria. Tra il Visibile e l’Interiore prosegue una ricerca che il Museo ha come missione, ovvero quella del dialogo con l’uomo e con il cosmo.

 

Il pubblico in visita alla mostra, opera di Valeria Patrizi.

 

La mostra Tra il Visibile e l’Interiore è stata inaugurata il 16 dicembre scorso e rimarrà visitabile fino al 4 giugno del 2023, negli orari del museo Diocesano di Caltagirone che potrete trovare al seguente link.