Art

La sartoria per riflettere su se stessi

Il padiglione uruguaiano presenta un nuovo modo di vedere la sartoria

alla Biennale di Venezia 2022

 

Non c’è nessun dubbio: l’anticonformismo, la stravaganza e l’essere alternativi, rappresentano di fatti una nuova moda. È evidente che quelli che sono stati i caratteri di rottura nei confronti di una moda ritenuta omologata, si siano invece allargati a macchia d’olio e abbiano attirato a sé un pubblico più vasto. Si è quindi manifestato un ritorno al problema primordiale? È di nuovo in corso un’omologazione stilistica? Ma, soprattutto, è davvero così importante adeguarsi ad una moda?

Il padiglione Uruguay presenta Gerardo Goldwasser alla Biennale di Venezia 2022 con la sua mostra Persona, un’installazione che riporta idealmente i resti di un naufragio apocalittico, causa dell’annullamento di ogni individualità. L’artista sfrutta i materiali primari dell’industria dell’abbigliamento, allineandoli, impilandoli e creando grandi piramidi ordinate e omologate di tessuto, il tutto in una tavolozza bianca e nera che induce il fruitore a sentirsi ora libero di muoversi al suo interno, ora in trappola fra il materiale usato e la sua ripetizione.

La ripetizione e il senso di intrappolamento labirintico stanno proprio alla base di Persona, un lavoro che nella sua semplicità visiva, riporta concetti complessi, legati ad aspetti inquietanti della cultura dell’abbigliamento, riflettendo sulla necessità dell’individuo di completarsi nella forma, tramite abiti che possano rappresentare la propria personalità. L’indumento diventa dunque il packaging del corpo umano, l’involucro che lo colloca nello spazio e nel tempo e che lo legittima a presentarsi ad altri come loro simile.

Goldwasser punta i riflettori sull’intento industriale di eliminare le diversità individuali, omologare ogni consumatore, incentivando a riflettere sul valore di se stessi senza quell’involucro alla moda nel quale ci nascondiamo per crederci più visibili.

 

 

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