Art

Top-Five

ART CITY Bologna 2019

 

Si è svolta dall’1 al 3 febbraio 2019 la settima edizione di ART CITY Bologna in occasione di Arte Fiera promossa dal Comune di Bologna. L’iniziativa prevede un ricchissimo programma istituzionale di mostre, eventi ed installazioni che si protrarrà fino a marzo 2019.

ART CITY Bologna – coordinata da Lorenzo Balbi, direttore artistico di MAMbo – mostra le più varie espressioni artistiche ospitate da istituzioni pubbliche e private, gallerie d’arte e luoghi non convenzionali. Quest’anno è stata indetta ART CITY White Night, l’apertura straordinaria di numerose sedi dell’evento fino alle 24.00, nella sera di sabato 2 febbraio. I cittadini e i curiosi si sono riversati nelle strade con la straordinaria possibilità di raggiungere gli spazi espositivi e passeggiare per i luoghi storici e i negozi fino a serata inoltrata.

Tra gli eventi in programma proponiamo una Top five – sicuramente riduttiva rispetto alle numerose iniziative – ma che ci permette di scoprire le nuove proposte della scena artistica, in contesti storicamente lontani tuttavia sorprendentemente in simbiosi tra loro. Un itinerario che invita ad esplorare non solo le nuove proposte artistiche ma anche la città felsinea a partire dal suo centro storico.

MASSIMO KAUFFMANN. MILLE FIATE a cura di Giusi Affronti

16 gennaio – 3 marzo 2019 Palazzo d’Accursio, Sala Farnese

Al secondo piano del Palazzo d’Accursio, i drappi e i tendaggi affrescati nel XVII secolo aprono il sipario a delle quinte teatrali vivaci, colorate ma allo stesso tempo regolari e vuote, dipinte dall’artista, in attesa dell’ingresso dell’attore sulla scena, in ruoli di emotività cangiante. I dipinti di Massimo Kauffmann si osservano e dialogano in un’ellissi la cui circolarità si reitera nelle tonalità e nelle tecniche utilizzate. Il suo dropping indaga la ritmica del caos, l’indeterminatezza della materia.

Massimo Kauffmann, Clinamen (Palazzo d’Accursio)

 

CHRISTIAN FOGAROLLI. STONE OF MADNESS a cura di Lorenzo Balbi

29 gennaio – 3 marzo 2019 Museo di Palazzo Poggi

L’intervento di Christian Fogarolli si fonde con la collezione del Museo di Palazzo Poggi in maniera funzionale, attualizzando e allo stesso tempo spingendo indietro sulle credenze e le superstizioni della cura mentale attraverso i secoli. L’opera Laeaven (2015) ripercorre l’aumento esponenziale dei disturbi psichici dichiarati nei decenni. L’installazione Allégorie de la Follie posta nella Sala dei paesaggi, dai colori fluorescenti e avanguardistici si ricollega in realtà all’antica credenza della presenza di una pietra all’interno del cranio dei soggetti affetti da devianza comportamentale, e trattandosi di un minerale bisognava estrarla.

Christian Fogarolli, Allégorie de la Follie (Museo di Palazzo Poggi)

 

RICHARD MATTA. ULTRAMATTA a cura di Margarita e Sacco Alato in collaborazione con Alisée Matta

30 gennaio – 2 marzo 2019 Paradisoterrestre

Lo spazio espositivo di recente inaugurazione ospita la sua prima mostra dedicata a una delle personalità più eccentriche e originali del secolo scorso, sperimentatore a cavallo tra arte e design. La mostra è ospitata all’interno di un appartamento privato, paradiso del design in potenza, ornato dalle “opere d’arte funzionali” disegnate dal genio di Matta per il progetto Ultramobile – ideato da Dino Gavina nel 1971 – con l’intento di fondere l’oggetto surrealista all’uso domestico.

Richard Matta, Ultramatta (Paradisoterrestre)

 

Disegni Accomodati a cura di Enrico Camprini, Domiziana Pelati e Chiara Spiaggiati

28 gennaio – 3 febbraio 2019 DAMSLab

Nell’ambito dell’iniziativa ART CITY non poteva mancare la collaborazione con l’Università di Bologna, la quale ha offerto la possibilità agli studenti di Arti Visive di organizzare una mostra promuovendo i giovani artisti. I Disegni Accomodati di Giuseppe De Mattia (Bari, 1980) insieme alla performance Giacca Militare Svizzera eseguita durante l’inaugurazione mostrano la poetica e l’interesse maggiore dell’artista che vertono sul processo creativo e la sua improbabile casualità.

Disegni Accomodati, Giuseppe De Mattia (DAMSLab)

 

ROB. CHAVASSE. SHUTTER

31 gennaio – 14 febbraio 2019 TRIPLA

Nella sua ultima mostra, lo Spazio Tripla si avvia verso la già proclamata fine dopo tre anni di attività. Lo spazio espositivo cade fuori ogni convenzione e offre una fruizione 24 ore su 24, 7 giorni su 7 garantiti da un’illuminazione perpetua. La natura effimera delle opere di Chavasse rispecchia la stessa galleria-vetrina no-profit. Le tre opere sono direttamente stampate su parete con pistola a getto d’inchiostro, l’artista viola i codici delle stampanti normalmente utilizzate a scopi commerciali e genera delle strisce a grandezza naturale configurate non più in codici a barre bensì in tre immagini esposte in vetrina della quale sono esse stesse manifesto e denuncia del suo destino commerciale

 

Rob. Chavasse. Shutter. (TRIPLA)