Art

VISIONI OBLIQUE

Libri d’artista, libri oggetto, fototesti per il Belìce

a cura di Cristina Costanzo

 

Visioni oblique è un progetto collettivo e corale che accoglie le letture complementari di un nucleo di artisti invitati a confrontarsi con la Valle del Belìce, una realtà complessa ma vivace sotto diversi profili.

Gli artisti selezionati, provenienti da discipline differenti, sono accomunati da un’attenzione speciale riservata per ragioni storiche, paesaggistiche e culturali a quest’area geografica della Sicilia, con cui dialogano attraverso la “forma-libro”, espressione fra le più duttili e interessanti nello scenario internazionale.

Ne scaturisce un progetto dinamico e in divenire che presenta i primi esiti delle riflessioni di ventitré autori che hanno declinato con originalità e secondo la propria vocazione i temi della natura, della memoria, del dialogo fra antico e contemporaneo, del terremoto e della ricostruzione, della ferita e della rinascita nei linguaggi del libro d’artista, del libro oggetto e del fototesto.

Il progetto, che si sviluppa come mostra itinerante, sarà presentato in anteprima da Église (Palermo) sabato 9 ottobre, dalle ore 18.30.

Artisti: Paolo Assenza; Giuliana Barbano; Davide Bramante; Giovanna Brogna/Sonnino; Laura Cantale e Giuseppe Mendolia Calella; Anna Capolupo; Iole Carollo; Maurizio Galimberti; Simone Geraci; Alberto Gianfreda; Paolo Grassino; Ellie Ivanova; Francesco Lauretta; Filippo La Vaccara; Danilo Maniscalco; Marilina Marchica; Noemi Mirata; Marco Pace; Rossana Rizza; Massimo Siragusa; Carla Sutera Sardo; Samantha Torrisi.

La mostra si inaugura negli spazi di Église, in via dei Credenzieri a Palermo, sabato 9 ottobre, h. 18-30, e sarà visitabile dal 12 al 20 ottobre, dal martedì al sabato, h. 16-19.

 

 

Responsabile comunicazione: Martina Randazzo

Progetto grafico: Giuseppe Mendolia Calella

Media partner: Balloon Project

Patrocini: Fondazione Orestiadi; Dipartimento Culture e Società Università degli Studi di Palermo

 

In copertina: Il Grande Cretto di Alberto Burri, part. Ph. Iole Carollo