Art

Intervista a Sikarte

 

Sikarte è un’associazione culturale nata dalla volontà di rendere il mondo dell’arte accessibile a tutti, attraverso la promozione e la realizzazione di eventi che spaziano dalle arti visive, alla musica e al teatro, offrendo al visitatore una vasta gamma di servizi. Esordisce al grande pubblico con una mostra d’eccellenza, Io Renato Guttuso, l’esposizione curata da Giuliana Fiori (è visitabile fino all’11 ottobre 2020), con cui intende celebrare l’animo poliedrico dell’artista di Bagheria attraverso trentaquattro opere tra oli e disegni, che convivono accanto ai reperti archeologici custoditi presso l’ex Convento di Santa Chiara, oggi  Museo Civico di Noto. Attenta alla questione ambientale – Sikarte – ha affidato la progettazione degli spazi ad una giovane azienda siciliana, Archicart – architettura di cartone – che ha progettato l’allestimento in cartone ondulato, un materiale economico, facilmente reperibile e riciclabile.

 

 

Sikarte è un’associazione culturale che si occupa di progettare, produrre e organizzare mostre ed eventi culturali in diverse sedi espositive in Sicilia. Come nasce quest’idea? Come si forma il team di professionisti che vi lavora e cosa pensate di offrire al territorio?

Sikarte nasce con un duplice scopo: organizzare mostre ed eventi culturali, riscoprendo e valorizzando location d’eccezione di cui il territorio siciliano è ricchissimo e riunire un team di professionisti che lavorando in perfetta sinergia riescano a creare un percorso espositivo che rispecchi la loro professionalità e renda perfettamente fruibile la mostra allo spettatore.

 

Dal mese di giugno presso il Museo Civico di Noto-Ex Convento di Santa Chiara, è possibile visitare la mostra Io, Renato Guttuso a cura di Giuliana Fiori. Un debutto al quadrato, potremmo dire, considerando che si tratta del vostro primo progetto e del primo progetto post-covid. Ci raccontate la mostra, cosa vi ha spinto ad aprirla nonostante il periodo incerto, e se e come il progetto è cambiato anche a causa di questa emergenza sanitaria.

La mostra Io, Renato Guttuso avrebbe dovuto aprire i battenti il 4 aprile 2020, data che seguiva circa un anno e mezzo di lavoro. Ricordiamo perfettamente il momento in cui abbiamo capito che era necessario fermarsi, senza alcuna certezza nel futuro. Nonostante tutto, quando è stato dato il via libera all’apertura dei musei abbiamo subito capito di voler aprire il prima possibile al pubblico, e probabilmente il fatto che questo fosse per Sikarte il primo grande progetto ha influito sulla decisione.

Abbiamo creduto tanto nelle potenzialità di questo progetto e abbiamo voluto portarlo a termine. Chiaramente è stato completamente riformulato, i tempi di permanenza si sono di fatto dimezzati, ma essendo l’arte e lo spettatore il centro del progetto è rimasta intatta la volontà iniziale, di creare un percorso espositivo completo e interessante.

 

Tra i punti che ci hanno colpito di questa mostra c’è la cura riservata all’allestimento, inteso sia come dialogo con lo spazio che accoglie le opere di Guttuso, sia come intervento didattico con pannelli e didascalie in cartone ondulato ecosostenibile, realizzate da un vostro sponsor tecnico, Archicart. Da qui, sorgono alcune domande: quanto è importante per voi creare sinergie con il territorio inteso come istituzioni e realtà imprenditoriali private? 

Abbiamo scelto i nostri partner e sponsor in modo mirato, possiamo dire di aver scelto le persone prima che le aziende. Nel caso specifico di Archicart, lavorare con persone giovani, affini a noi sia nella idea imprenditoriale sia nella serietà è stato uno stimolo a migliorarci e a realizzare un lavoro innovativo che speriamo sarà apprezzato dai visitatori. Archicart si è rivelata una realtà che ha subito capito il progetto della mostra, per la quale ha studiato e realizzato un allestimento innovativo ed ecosostenibile, che si sposa perfettamente con la location e con i reperti archeologici di immenso valore presenti in loco.

 

Quanto il settore green può dialogare con l’arte contemporanea e come? Valorizzazione del patrimonio architettonico siciliano e soluzioni d’allestimento green possiamo considerarle i vostri marchi di fabbrica, ossia, qualcosa che ritroveremo anche nei vostri progetti futuri?

Assolutamente sì, vorremo portare avanti questo dialogo perché non possiamo non vedere un futuro sempre più sostenibile. La collaborazione con Archicart e quindi le soluzioni di allestimento green saranno sicuramente una nostra firma nei progetti futuri.