ArtDesign

La Sicilia è in pericolo | Elisa Raciti

di Marilena Spartà

 

Perché la Sicilia è così interessante? Cosa sono i siciliani? Questi ed altri interrogativi si trovano all’interno della mostra La Sicilia è in pericolo ideata dall’artista Elisa Raciti presso Sartoria editoriale, il nuovo spazio espositivo inaugurato lo scorso gennaio dal circolo ricreativo di design territoriale AVAJA in Via vecchia Ognina 85 a Catania. L’esposizione sarà visitabile dal 19 al 22 giugno 2019.

Elisa Raciti è una designer ed illustratrice siciliana, nonché socia fondatrice di Avaja.  La sua vita si divide tra Londra e Singapore, eppure la Sicilia è spesso al centro dei suoi progetti, anche per puro caso, come lei stessa ci racconta in merito alla nascita di questa installazione. Durante alcune ricerche svolte su internet per un altre idee, l’artista si accorge che attraverso parole chiave come “Sicilia” o “digitate” sul motore di ricerca Google venivano fuori quesiti e affermazioni interessanti e a volte bizzarri – come quella che da il titolo alla mostra “La Sicilia è In pericolo” – sulla Trinacria e sui siciliani. Questo ha spinto Elisa a portare avanti un intero progetto espositivo basato su una raccolta tematica delle domande più comuni sulla nostra isola poste in diverse lingue oltre l’italiano. I temi spaziano da “storia”, “gastronomia”, “crimine organizzato” e tanto altro. Lo stesso procedimento di ricerca viene utilizzato per alcuni filmati tratti da youtube e proiettati su una parete. Tutto questo mostra come la Sicilia e la “sicilianitá” vengano percepiti nel mondo e da noi siciliani stessi. Oltre le classiche domande sulla mafia e sulla diatriba culinaria tra arancina o arancino, emergono quesiti affascinanti sulla nostra etnia, colore della pelle e posizione sulla mappa (La Sicilia è in Africa?) che ci spingono a riflettere sul ruolo della nostra isola nel Mediterraneo e in Europa, soprattutto in tempi drammatici come quelli attuali.

Un dipinto dalle mille sfaccettature è quello che affiora sulla nostra isola, che attraverso questa interessante ricerca ci porta a riflettere su chi o addirittura cosa siamo. Per mezzo di queste domande, a volte quasi ingenue, siamo portati a scavare nel profondo della nostra, o meglio delle nostre, identità.

“Tante Sicilie, perché […] Soffre, la Sicilia, di un eccesso d’identità, né so se sia un bene o sia un male”, si chiedeva per l’appunto Gesualdo Bufalino.