Art

JaguArt, the italian talent road show

Artissima in partnership con Jaguar

premia i giovani artisti emergenti

 

 

Il 24 settembre ha fatto il suo terzo pit stop a Catania il talent road show JaguArt, promosso dalla collaborazione sinergica tra la famosa casa automobilistica di lusso Jaguar e la fiera internazionale d’arte contemporanea di Torino Artissima. Il progetto itinerante in 10 città italiane nasce dall’esigenza di promuovere giovani talenti emergenti nel campo delle arti visive con lo scopo di instaurare un dialogo e una contaminazione tra tradizione e innovazione.

Presso la concessionaria Foti Auto di Misterbianco, una giuria formata da Ilaria Bonacossa, Direttrice di Artissima, dal curatore Salvatore Lacagnina, dal gallerista Massimo Ligreggi e dai collezionisti Santa e Paolo Brodbeck ha assegnato il premio a Francesco Tagliavia tra una selezione di 5 artisti frequentanti l’Accademia di Belle Arti di Catania. Al vincitore verrà data l’opportunità di esporre la sua ricerca in una personale alla galleria madrina Massimo Ligreggi e di partecipare alla collettiva con i protagonisti delle 10 tappe in occasione di Artissima 2020 (6-8 novembre).

I lavori presentati rivelano una particolare propensione all’indagine artistica interpretata non solo a livello di sperimentazione mediale, ma soprattutto nell’ accurata ricerca delle tematiche affrontate. Se Andrea Cacciola con Wild Brick e Ivan Terranova con Era il suo corpo fatto di penne riflettono sull’azione dell’uomo ai danni del paesaggio naturale attraverso il digitale l’uno e la fotografia e l’installazione l’altro, Antonia Labozzetta scruta con Cherilyn l’intimo universo della transessualità e del suo carattere trasformativo in una serie di scatti. Crossover di Fabrice Bernasconi Borzì, una parete provvisoria di legno che non è in grado di sorreggersi, rimanda alla problematicità dell’affermarsi dell’artista e del fare arte nella società contemporanea.

Il trittico fotografico After Party Carniaval Floats Triptych di Francesco Tagliavia, premiato dalla giuria, esalta quel sentimento malinconico che caratterizza la nostra sicilianità. Alla fine della festa le luci si spengono sulla lenta e inesorabile vanificazione della parata. La calca si dilegua e l’artista, come sopraggiunto in ritardo, immortala i carri nella loro triste rovina.

 

Ph. credits: Giuseppe Lombardo