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Io, Renato Guttuso:

arte, impegno e memoria nel cuore del barocco

 

una mostra a Modica presso la Società Operaia di Mutuo Soccorso

19 aprile – 19 ottobre 2025

 

Nel cuore barocco di Modica, tra pietre antiche e memorie collettive, prende vita un evento che è molto più di una semplice mostra d’arte: “Io, Renato Guttuso”, curata da Giuliana Fiori e Anna Papale, è un racconto visivo e narrativo che si snoda lungo i sentieri più intimi e complessi di uno dei grandi protagonisti della pittura italiana del Novecento. Allestita nei suggestivi ambienti della Società Operaia di Mutuo Soccorso, la mostra si offre come un vero e proprio viaggio nell’animo e nella storia di Guttuso, tra passioni personali, tensioni politiche, ispirazioni teatrali e radici mediterranee.

 

Renato Guttuso – Giocatori di carte – tempera, inchiostro e collage su carta intelata – 72×101 cm – 1979.

 

La scelta della sede non è casuale, e anzi diventa subito parte integrante della narrazione. Gli spazi della Società Operaia di Mutuo Soccorso dialogano in modo sorprendentemente naturale con le opere di Guttuso. Il legame tra l’artista e questo luogo non è solo evocativo ma concettuale: entrambi, con mezzi diversi, hanno lottato per la dignità del lavoro, l’emancipazione sociale e la consapevolezza politica. La pittura, per Guttuso, non è mai stata un esercizio puramente estetico, ma un atto necessario, militante, capace di scuotere coscienze e raccontare verità scomode.

 

Renato Guttuso – “Falsari (Inferno, Canto XXX)” – china e acquarello – 72,5×51 cm – 1960

 

Il percorso espositivo si articola con equilibrio tra opere pittoriche, disegni, bozzetti teatrali e materiali d’archivio, costruendo un’immagine dell’artista poliedrica, stratificata e profondamente umana. Si va dalle nature morte cariche di simbolismo sociale, ai celebri oli che ritraggono un’umanità appassionata e combattiva, fino ai delicati disegni che mostrano l’intimità degli affetti, dei corpi, dell’eros. Ogni opera è una finestra aperta sull’“Io” di Guttuso: l’uomo, l’intellettuale, il compagno, l’innamorato, il viaggiatore che non ha mai dimenticato la propria Sicilia, anche nei momenti di più intensa militanza romana.

 

 

Particolarmente toccante è la sezione dedicata al rapporto dell’artista con il teatro. I bozzetti per scenografie e costumi – molti dei quali risalenti agli anni Cinquanta – testimoniano una creatività viva, visionaria, capace di fondere pittura e narrazione scenica. Non si tratta solo di lavori preparatori, ma di veri e propri capolavori grafici che restituiscono il gusto e la potenza immaginifica di un Guttuso scenografo, meno noto al grande pubblico ma non per questo meno incisivo.

Il progetto, nato nel 2020 a Noto e riproposto oggi a Modica grazie all’impegno dell’associazione culturale Sikarte, trova in questa seconda tappa un’evoluzione non solo spaziale ma anche emotiva e curatoriale. L’omaggio a Giuliana Fiori, co-curatrice scomparsa, si intreccia con il contributo sensibile e consapevole di Anna Papale, che ha saputo mantenere la visione originaria arricchendola di nuove prospettive. Il risultato è una mostra coesa, intensa, capace di parlare a un pubblico trasversale, senza mai semplificare o banalizzare.

 

 

Non mancano gli aspetti didattici e divulgativi: Sikarte conferma la propria vocazione a rendere l’arte accessibile e partecipata, offrendo un’esperienza che coinvolge i sensi, la mente e il cuore. Accanto alle opere, pannelli esplicativi e attività collaterali permettono anche ai visitatori meno esperti di immergersi nella complessità del mondo guttusiano, cogliendo i nessi tra arte e vita, tra estetica ed etica.

 

Renato Guttuso – “Tre persone che guardano l’Etna” – olio su tela – 55×60 cm – 1983

 

Come sottolineato dalla Sindaca di Modica, Maria Monisteri Caschetto, l’evento rappresenta un momento importante per la città, che continua a proporsi come polo culturale d’eccellenza. Dopo il successo di “Blu Sicilia”, ancora una volta Sikarte riesce nell’intento di coniugare grande arte e valorizzazione del territorio, offrendo un’occasione preziosa per riscoprire un maestro della pittura italiana in una cornice di straordinaria bellezza storica e architettonica.

 “Io, Renato Guttuso” è una mostra che lascia il segno. Non solo per la qualità e l’importanza delle opere esposte, ma per il coraggio con cui affronta le contraddizioni e le passioni di un artista irriducibile, che ha saputo coniugare impegno civile e profondità poetica. Un evento da non perdere, che resterà impresso nella memoria di chiunque decida di attraversarlo.