Art

 

FLOCK inaugura il window display di DISCONTINUO

una vetrina d’arte contemporanea

nel cuore di Barcellona Pozzo di Gotto (Me)

 

A Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina, prende forma un nuovo dispositivo espositivo che punta a rendere l’arte contemporanea visibile, accessibile e parte integrante della vita quotidiana cittadina. Si tratta del display di DISCONTINUO, uno spazio-vetrina permanente collocato nel Vicolo I Placido Mandanici, voluto e realizzato dal collettivo FLOCK, attivo da anni nella promozione della cultura contemporanea sul territorio.

 

La stanza di Alice, Archivio Discontinuo, VIPM/to go opera realizzata durante la residenza Discontinuo an open studio #3 del 2020..

 

Il display è un box luminoso, visibile 24 ore su 24, che ogni mese ospiterà un allestimento diverso, costruito a partire dalle opere degli artisti che negli anni hanno collaborato con il collettivo, soprattutto in occasione delle residenze artistiche Discontinuo / an open studio, che si sono tenute presso lo stesso spazio dal 2018 al 2021. Proprio da queste esperienze è nato l’Archivio Discontinuo, una collezione di opere donate dagli artisti partecipanti a ciascuna edizione della residenza, e che oggi alimenta il programma espositivo della nuova vetrina.

 

 

All’interno di DISCONTINUO trovano sede anche lo studio dell’artista visivo Alessio Barchitta, presidente dell’associazione FLOCK, e un laboratorio creativo che negli anni ha ospitato installazioni, performance, talk e workshop, contribuendo a costruire un dialogo diretto tra artisti e comunità.

 

Lo studio di Alessio Barchitta a Barcellona Pozzo di Gotto (Me)

 

«Abbiamo fortemente voluto un dispositivo accessibile a tutti e d’impatto», dichiara Alessio Barchitta. «Questo ci permette di mantenere un dialogo costante e meno discontinuo, una presenza importante in un contesto fragile e distaccato dal linguaggio contemporaneo. Non occorre oltrepassare la soglia, entrare fisicamente nello spazio, la vetrina mostra se stessa e abbatte i limiti di un sistema che spesso risulta respingente. È un piccolo gesto ma molto importante per noi, in un circuito chiuso, che spesso ostacola e non supporta le realtà indipendenti vogliamo battere chiodo e dare voce a chi sposa la nostra causa. Il Collettivo FLOCK è un’associazione no profit che si sostiene autonomamente, ogni nostro gesto è un atto politico.»

 

Il primo allestimento del display di DISCONTINUO è firmato dall’artista Alice Paltrinieri e si intitola La stanza di Alice. L’opera nasce come approfondimento dell’installazione VIPM/to go, realizzata durante la terza edizione della residenza Discontinuo nel 2020.

 

 

In quell’occasione, l’allestimento si componeva di un grande serbatoio in metallo che fungeva da cassa di risonanza per una traccia sonora registrata ogni mattina alle 5:20 per 37 secondi: l’ora e la durata esatte del terremoto che nel 1908 distrusse Messina. Attorno a questo elemento centrale erano disposti altri oggetti, tra cui un grande telo in PVC trasparente su cui l’artista aveva ricalcato, strato dopo strato, le decorazioni geometriche delle cementine del pavimento della casa.

Le stesse forme geometriche erano inoltre state insaccate in veri budelli, trasformandosi in frammenti corporei e ambigui, e un’altra parte del disegno del pavimento divenne uno skateboard in vetro, completo di ruote, oggetto fragile e mobile al tempo stesso.

Il grande telo in PVC, conservato nell’archivio del collettivo, contribuisce a rendere visibile e tangibile la ricerca dell’artista, fondata su memoria, ascolto e stratificazione simbolica. Ed è proprio questo oggetto a diventare il fulcro della nuova installazione all’interno del box.

 

 

Gli allestimenti dei prossimi mesi continueranno ad attingere all’Archivio Discontinuo, arricchito nel tempo dalle opere donate dagli artisti ospitati nel programma di residenza tra il 2018 e il 2021. Questo archivio, vivo e in continua evoluzione, rappresenta oggi una risorsa preziosa per il territorio e un punto di partenza per riflessioni artistiche che parlano al presente.

 

La stanza di Alice, Archivio Discontinuo, VIPM/to go opera realizzata durante Discontinuo an open studio #3 del 2020 a cura del Collettivo Flock, Barcellona P. G. (ME)

 

Il nuovo display è molto più di una vetrina: è una luce accesa su una necessità culturale, un piccolo ma concreto atto di resistenza e costruzione in un territorio che ha bisogno di nuovi linguaggi e visioni. Un progetto dinamico, in continuo mutamento, che afferma con forza la possibilità e il diritto di fare arte e cultura anche in territori considerati periferici, e che invita tutti a fermarsi, guardare e ascoltare.