Art

Behaglichkeit

il “comfort” condiviso da artista e pubblico

 

Elena von Hessen, artista tedesca che vive da anni ormai in Italia, inizia a collaborare quasi un anno fa con Fabio Carnaghi, co-direttore insieme a Yari Miele e Lorenza Boisi di MARS. Il Milan Artist Run Space nasce nel 2008 come realtà plastica, modellata dagli artisti e dal caso. Oggi prende la via di un progetto curatoriale che, attraverso il medium del site-specific continua a conservare quella spontaneità che ha connotato la sua nascita. Spazio lontano dal modello della galleria e del museo, tiene a specificare che non commercializza ciò che espone ma offre il suo intimo spazio, la sua white box, alla condivisione con gli artisti, ricevendo il pubblico prevalentemente su appuntamento.

Fabio Carnaghi e Elena Von Hessen hanno curato la trasposizione dello studio dell’artista modellandola sulla white box. L’allestimento stupisce infatti il pubblico abitudinario di Elena, prevalentemente pittrice: le tre pareti della sala aperta sono infatti perimetrate a mezza altezza da un filo metallico su cui sono appese le fotografie che l’artista ha scattato durante i suoi viaggi e a casa. I fili tematici che connettono le fotografie sono l’ispirazione e il blu. Il colore è infatti lo specchio del “Behaglichkeit”, letteralmente del “comfort” che l’artista trova nel suo studio e che vorrebbe trasmettere allo spettatore, invitato ad accomodarsi sui cuscini disposti per terra, intorno al basso tavolo quadrangolare, per godersi meglio l’ambiente. D’altro canto la suddivisione dello spazio obbliga chi vi entra a percorrerlo lungo il perimetro, guardando una ad una le foto disposte in fila, interrotta solo da tre acquerelli, uno per parete e per sotto-tema: quello dei funghi/muschio selvatici; il tronco; l’uomo che si dissolve nella natura. Sono raggruppabili tutti nella categoria del microcosmo organico che Elena cerca o incontra in tutti i suoi movimenti piccoli e grandi. Questa ricerca semi-cosciente è testimoniata dalle fotografie esposte: la cascata nella foresta nord-europea è ripresa dalla cascata di tessuto dell’abito anni ’30 della nonna; il motivo vegetale dell’architettura barocca, passa alle cornici rococò e ai mosaici pavimentali, fino ad arrivare a decorare i capelli di una donna in un pittogramma egizio. Tanti medium si mischiano nelle fotografie e riprendono tridimensionalità nella piccola installazione sul tavolo al centro della sala: ricoperto dei tessuti dipinti che Elena usa come fondali di alcune foto in studio, pone ispirazioni scultoree fatte di piante e piume attentamente scelte e istintivamente abbinate. Il tutto crea un’atmosfera “blu” che sintetizza e sinestetizza le sensazioni di calma e di mistero.

In copertina: Elena Von Hessen – Behaglichkeit, installation view at MARS. ph Cosimo Filippini.